CAVALMORTO

Siamo in un'epoca di cavalieri, castelli e sanguinose battaglie. Facciamo anche che tira vento e scende un poco di quella pioggerellina londinese così fastidiosa. In questo scenario uggioso vediamo avanzare uno dei fratelli Scodosia, regnanti sulle terre padovane, mentre rientra da un combattimento, ferito ma vittorioso. Cavalcando il suo destriero diretto verso il castello di Urbana, si imbatte in una pietra con delle strane scritte. Appena la tocca, si scatena un furioso temporale, con tanto di lampi e tuoni terrificanti, che dura fino a notte fonda. L'indomani, quando la natura si è ormai placata, i contadini, che percorrono quella strada per andare a timbrare il loro cartellino trovano il corpo esanime del cavallo. E il cavaliere? Di luì nessuna traccia. E il mistero tutt'oggi aleggia su quella che è a tutti nota come la strada del CavaImorto, lungo la quale di notte si possono ancora udire i lamenti del cavaliere morente.

        

Risultati immagini per strada nei boschi

   

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tratto da "Misteri e storie insolite di Padova" -Newton Comption editori